Il 17 Gennaio è il giorno di Sant'Antonio Abate patrono degli animali domestici e delle stalle.
Anche qui in Val Borbera, nei paesi di Albera e Rocchetta Ligure, si organizzano le tradizionali "Benedizioni di animali e mezzi agricoli".
In attesa che questo giorno arrivi, voglio condividere con voi questo racconto..
Quando gli animali parlano
Le notti che precedono Natale, Capodanno, Epifania, Calendimaggio, Sant'Antonio Abate (17.01), san Giovanni (24.06) e il giorno dei Morti (02.11) sono magiche:
in queste notti ogni cosa è possibile; i preparati hanno qualità speciali, e sono speciali l'acqua lasciata nelle brocche alla rugiada del mattino e il pane sfornato in quello stesso giorno; nella vigilia, al termine del crepuscolo, dopo l'ultima luce del giorno (la luce blu!), quando l'odore dei fiori è più intenso, allora gli animali
riacquistano la parola e conversando si raccontano le.. fatiche passate e le ingiurie e le crudeltà subite dagli
uomini: ma guai a chi li ascolta e a chi, per ascoltarli, si nasconde nella stalla!
Il prete Antonio Cesena, da Varese Ligure, nel 1558 tramandava, infatti, una storia riferita di bocca in bocca, a proposito di un fatto accaduto la vigilia di Natale di tanti secoli fa.
E la storia racconta di un uomo che volle andare a sentire parlare i suoi buoi in quella beata notte e che, per fare questo, si nascose nel presepio, avvero nella greppia, sotto la coltre di paglia, facendo il silenzio più completo per non essere sentito.
Fu così che, arrivata la mezzanotte, uno dei due buoi disse all’ altro queste parole:
"Fratello come ti senti?". Il bue compagno gli rispose:
"Io mi sento bene, poiché è giunta l’ora della
Natività di colui il quale essendo re del tutto, volle nascere miseramente al
nostro cospetto e fra di noi. Ma mi dispiaccio se penso a cosa ci toccherà
domani".
"Perché dici questo fratello? Domani sarà festa in tutto il mondo e per noi
sarà un giorno senza travaglio, come è per consuetudine e osservanza" .
Gli rispose il bue compagno:
"Avresti ragione se gli uomini se comportassero
dabbene e senza inganno, ma sappiamo che non sempre è così e con
noi non lo è quasi mai; allora preparati, perché domattina noi dovremo
tirare alla sepoltura quello che ha osato venire a nascondersi per conoscere
i segreti di Dio, proprio dove Lui si degnò di nascere".
Terrorizzato da queste parole, quell'uomo non osò dire nulla e si nascose ancora più sotto il fieno e, per timore di essere sentito, trattenne il fiato. Trattenne tanto il fiato che l'indomani fu trovato morto; comunque, da allora, durante il tempo di quelle vigilie, nessuno si volle più accostare alle stalle per nessuna cosa al
mondo!
Così la gente imparò che almeno in quei sette giorni speciali bisogna che le stalle siano pulite per bene, che agli animali bisogna dare un pasto di riguardo e soprattutto,che non si deve farli faticare.
E maltrattarli, mai.
Poi imparò pure che non fa bene trattenere il finto troppo a lungo!
P.S: Ci vediamo il 17!!!